Santa Maria Parish Curch has been built between VII and IX Century on the Agrons Hill, the original location, according to the tradition, of the Agrons Castle.
The Church has 3 aisles and hosts rare and fine antiquities, among which a fresco from the XII – XIII Century and a collection of liturgical objects. The Church hill has been used as a war refuge during WW1 and some of the tunnels are still partly visible.
The Parish Curch Museum is hosted in the former dairy of Cella and its collection includes archaeological finds as well as liturgic furniture and several works of art.

Pare che l'attuale Pieve di Santa Maria sia stata eretta tra il secolo VII ed il IX sul colle di Agròns, dove, secondo la tradizione sorgeva il castello di Agrons, con le pietre del quale fu edificata la Pieve.
La Pieve si presenta come una basilica a tre navate e custodisce pregevoli e rare antichità: affreschi risalenti al XII – XIII secolo con la parabola evangelica delle dieci Vergini ed una ricca raccolta di oggetti artistici e liturgici. In un vano della Pieve è ospitato un Lapidarium.
Il colle su cui sorge la Pieve è percorso da gallerie utilizzate come rifugio durante la I Guerra Mondiale e sono in minima parte ancora percorribili.

Il Museo della Pieve è ospitato nei locali dell'Ex latteria a Cella: in esso sono conservati reperti archeologici, arredi sacri ed opere d'arte sacra.

The old San Martino Parish Church is also an archaeological site which is visible both outside and inside the church (in this case, through a glass floor). The archaeological findings confirm that the building existing before the church was a house dating back to the IV-V Century, upon the remainings of which the church with a exagonal baptisimal font was built. Fore approximately 500 years the font has not been used but then, around the X Century it started being employed again. In the nearby area archaeologists have discovered finds which are a clear testimony of the presence of people of slavic origins (following their own specific funeral rituals) before the X Century.

From the Church, in 15 minutes on foot one can get to the village of Luint.

L'antica Pieve di San Martino è stata interessata da uno scavo archeologico che è visitabile sia in un'area esterna alla chiesa che all'interno della chiesa, perché ha interessato l'area pavimentale della navata (ora lo scavo è reso visibile da una copertura in vetro). Edificio antecedente a quello ecclesiastico risulta essere una abitazione di epoca tardo antica (IV-V sec.), sulle cui rovine fu edificato il complesso basilicale dotato di fonte battesimale esagonale (V sec.). Questo tra fine VI ed inizio VII sec. Fu abbandonato e utilizzato a scopo abitativo e sepolcrale. Il ripristino del complesso basilicale alla forma originaria risale al X sec.. L'area ha restituito necropoli altomedievali che testimoniano la presenza di abitanti autoctoni e appartenenti ad un gruppo slavo, che seguiva rituali funerari propri della cultura d'origine.
Di fronte alla Pieve sull'altro lato della strada si imbocca un percorso in acciottolato nel bosco che collega la Pieve all'abitato di Luint (15 minuti di percorso a piedi).