Leggende (Val Pesarina legends)
In Val Pesarina, several local stories have been preserved and handed down through generations. Examples include:
I danâts da Fuina (The Fuina damned): the area along the Fuina river has always been perceived as inhospitable and dangerousand thus imagined as a place where the damned souls were sent for eternity. Others refer that they even heard the sound of the damned's chaains from far away.
Il danât di Lauc (The damned from Lauco): this is the story of a man that was set to Fuina as a punishment for his evil deeds.
Il cavaliere sul cavallo bianco a Pesariis in Gadoria (The knight on the white horse in Pesariis): the girls from the village should be very careful when passing by a specific street since the knight on the white horse who was standing there was actually the Devil.
I danâts da Fuina : il rio Fuina ad Osais è caratterizzato da acque turbolente e spesso le piene producono esondazioni e frane di materiale pietroso; il suo corso verso monte si insinua in zone impervie e percepite come luoghi insidiosi, in cui nessuno vorrebbe stare. Nell'immaginario collettivo è il luogo in cui venivano mandate le anime delle persone cattive, dei delinquenti e di chi deve ricevere una punizione. Si racconta che fossero incatenati e si sentissero i tintinnii delle loro catene.
Il danât di Lauc : si tramanda che un uomo di Lauco avesse fatto talmente tanto male in vita che, come massima punizione post mortem, la sua anima fu mandata in Fuina.
Il cavaliere sul cavallo bianco a Pesariis in Gadoria (strada perpendicolare alla principale all'angolo del civico 55): le ragazze di Pesariis dovevano fare molta attenzione quando passavano nella parte alta della strada, perché potevano incontrare un cavaliere in sella al suo cavallo bianco. Apparentemente un cavaliere, ma i suoi piedi tradivano la sua reale identità: aveva piedi di capra: era il Diavolo sotto mentite spoglie.
Il raccontare era pratica quotidiana che accompagnava le conversazioni e i momenti lavorativi degli adulti.
La Rugiea che portava via i bambini (?) responsabile dei temporali.
La Magna era una biscia che parlava.
Osais e Pesariis - Italia/Udine/Friuli Venezia Giulia
Tourist experience: Not applicable.
Spoken languages: Italian, local dialect
Experience duration: Not applicable.
Accessibility: Not applicable.
Cultural immaterial heritage: Local traditions or legend
Local contact: Federica D'Orazio
Tradizioni Ovasta (Traditions of Ovasta)
The Ovasta community still brings forward local traditions and organizes related events.
San Visent ball and Cidules ("traditional fireworks") on January 22.
Madonna Ausiliatrice Feast (24 May), Mass on the meadow.
San Durì (4 July) and “Festa dei vedrans”, ball dedicated to singles.
La in sops con la stella (31 december): children stop by every house and wish a happy new year bringing around a traditional star. Families gibe them little presents.
Another traditional element of this community is the Mesta, a local dish made with polenta, milk, butter and ricotta cheese. The Mesta feast is on August 15 and in this occasion, a big Mesta for all is prepared and seved in front of the local dairy.
La comunità di Ovasta conserva tradizioni religiose e pagane organizzate dalla parrocchia e dai Frazionisti:
Ballo di San Visent abbinato al lancio delle Cidulas (22 gennaio): la festa è stata spostata al sabato per permettere ai paesani e non di parteciparvi. Le cidulas vengono lanciate da “riba da fontana”.
Festa della Madonna Ausiliatrice (24 maggio), messa in Pledias nei prati.
San Durì (4 luglio): festa dedicata al santo titolare della chiesa; in quest'occasione si fa la “Festa dei vedrans”, ballo per chi è single. Vengono confezionati garofani di carta e se uno è “vedran” ne indossa uno.
La in sops con la stella (31 dicembre): i bambini portano la stella che gira, issata su un bastone, di casa in casa, cantano l'augurio alle famiglie. Ricevono piccoli doni da ogni famiglia.
Un altro elemento significativo è la mesta è una pietanza carnica che ha una ricetta tipica di Ovasta. Rappresenta l'elemento in cui la comunità si identifica, tant’è che hanno chiamato Mestârs-Davasta la pagina facebook della comunità. La pietanza è costituita da polenta morbida, ricotta, latte, burro, … (tengono segreta la ricetta). La festa da mesta cade a ferragosto: festa di paese con balli e musica e pranzo con mesta preparata all'esterno davanti alla latteria. Nell'intervista vengono lette le raganize scritte nel momento del passaggio generazionale nell'organizzazione della festa, che aveva visto un aspro confronto tra la “vecchia guardia”, restia a rivelare la ricetta, e la risposta della nuova generazione.
Ricordano un evento che si tenne nel 2012 e 2013 ad Aplis, durante il quale ogni frazione del Comune di Ovaro proponeva la propria pietanza tipica ed era correlata al giro per conoscere le frazioni.
Ovasta Ovasta, Ovaro - Italia/Udine/Friuli Venezia Giulia
Spoken languages: Italian, local dialect
Cultural immaterial heritage: Local traditions or legend
Natural heritage: Mountains
Local contact: Federica D'Orazio